Il calazio, volgarmente detto orzaiolo, consiste in una granuloma formatosi in seguito all’ostruzione del dotto escretore di una ghiandola lacrimale. Può essere curato con degli impacchi giornalieri caldo-tiepidi o con dei colliri antibiotici e/o cortisonici. Non bisogna assolutamente toccare il calazio, né provare a strizzarlo. Per favorire la scomparsa del calazio, in alcuni casi si ricorre all’iniezione di farmaci cortisonici in corrispondenza del calazio stesso. E’ una patologia non pericolosa che però di solito risponde poco alle terapie farmacologiche. Può gonfiarsi molto ed essere fastidioso e dolente, specie quando è situato nella parte centrale della palpebra e quindi struscia sulla cornea ogni volta che si apre e si chiude l’occhio. L’unico modo certo per eliminarlo è l’asportazione chirurgica. L’intervento chirurgico per la rimozione del calazio prevede una piccola incisione effettuata sul lato interno della palpebra, al fine di non lasciare cicatrici visibili dall’esterno.

La blefarite è un’infiammazione delle palpebre che può essere causata da fattori di vario tipo (es: infezioni batteriche, alterata secrezione delle ghiandole di Meibomio). La blefarite è una patologia cronica che va curata provvedendo alla pulizia accurata degli occhi prestando attenzione ad alcuni dei fattori scatenanti, ad esempio polveri, fumo, l’utilizzo di cosmetici su occhi e viso.

L’entropion è una patologia dell’occhio che consiste nel ribaltamento della palpebra verso l’interno, generalmente legata all’età, per perdita di elasticità del tessuto palpebrale. Essa può portare a conseguenze notevoli come irritazioni o ulcere, causate dallo sfregamento delle ciglia sulla cornea. L’entropion può essere risolto con un’operazione chirurgica volta al corretto riposizionamento della palpebra. L’intervento chirurgico per la cura dell’entropion si esegue in anestesia locale e ha una durata complessiva di circa 30 minuti.

L’ectopion è una condizione in cui la palpebra è ribaltata verso l’esterno dell’occhio. L’ectopion può essere causa di irritazioni alla cornea poiché il ribaltamento della palpebra verso l’esterno lascia la cornea scoperta ed esposta ai fattori esterni come aria, polvere e batteri. La cura dell’ectopion rende necessario un intervento chirurgico attraverso il quale il medico oculista potrà provvedere al corretto riposizionamento della palpebra.

La pinguecola è un’irritazione della cornea causata da un’eccessiva esposizione ai raggi solari, al vento o alla polvere e da condizioni di lavoro particolari come la pesca, l’agricoltura o la saldatura. Nei casi in cui la pinguecola si manifesta in maniera lieve, è sufficiente utilizzare colliri a scopo conservativo e proteggere gli occhi da fattori scatenanti come polveri, raggi UVA, etc. Se la pinguecola si infiamma, sfociando in pterigio, dando fastidio alla vista o ostacolando l’utilizzo di lenti a contatto, essa può essere rimossa ricorrendo a un intervento di chirurgia. La pinguecola è una malattia che tende a ripresentarsi: dopo la sua rimozione, quindi, il paziente deve cercare di non sottoporsi a fattori scatenanti, proteggendo gli occhi da polveri, vento e luce.