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Ambliopia cause, sintomi e cure centro oculistico Florence Medical Center Firenze

L’ambliopia, conosciuta anche come “occhio pigro”, consiste in una ridotta capacità visiva di un occhio causata da difetti anatomici o di refrazione che ne impediscono il corretto sviluppo della visione. Quando il segnale nervoso tra occhio e cervello risulta alterato, il cervello tende a non considerare gli stimoli visivi inviati dall’occhio ambliope e affida la visione all’altro occhio dominante determinando una visione interamente o parzialmente monoculare. Questa condizione, che colpisce circa il 4% della popolazione mondiale, si può curare con efficacia entro il sesto/settimo anno di vita. Dopo i 18 anni di età, qualora la differenza di refrazione tra i due occhi sia significativa e tale da non poter utilizzare al meglio entrambi gli occhi con occhiali (o lenti a contatto) può sicuramente essere consigliato un trattamento con Laser ad eccimeri per eliminare tale differenza refrattiva e poter quindi sfruttare tutta la visione disponibile in ciascun occhio.

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Descrizione dell’ambliopia

L’ambliopia può essere monolaterale (e riguardare, quindi, un solo occhio) o, meno frequentemente, bilaterale. Spesso l’ambliopia interessa occhi anatomicamente sani, affetti, però da difetti di refrazione che limitano la stimolazione sensoriale e non permettono lo sviluppo dell’apparato visivo. Essa si può manifestare anche in seguito a patologie oculari insorte durante l’età dello sviluppo dell’apparato oculare (ad esempio la cataratta) che impediscono ai raggi luminosi di stimolare correttamente la retina.

Cause dell’ambliopia

Le cause principali dell’ambliopia sono:

  • Anisometropia, condizione in cui gli occhi hanno due rifrazioni diverse.
  • Strabismo, ovvero un difetto neuro-muscolare che porta un allineamento non corretto degli occhi.
  • Cataratta congenita (opacità del cristallino) che compare alla nascita o nei primi anni di vita.
  • Glaucoma.
  • Patologie della cornea che generano cicatrici o ulcere corneali.
  • Emangioma della coroide (tumore vascolare benigno).
  • Ptosi palpebrale, che consiste nell’abbassamento della palpebra superiore.

Sintomi dell’ambliopia

Il Paziente affetto da ambliopia, spesso, è troppo piccolo per rendersi conto del difetto visivo che affligge la sua vista. È consigliabile, pertanto, sottoporre i bambini a una visita oculistica da effettuare entro il terzo o quarto anno di vita, anche in assenza di sintomi. Attualmente queste visite vengono effettuate anche durante il primo anno di vita. È importante ricordare che, nonostante l’ambliopia interessi generalmente solo un occhio, c’è la possibilità che entrambi gli occhi vengano colpiti.

Diagnosi dell’ambliopia

La diagnosi dell’ambliopia va effettuata tramite una normale visita oculistica e tramite valutazione ortottica atta a studiare la motilità dell’occhio.

Trattamento dell’ambliopia

Per ottenere i migliori risultati, l’ambliopia va trattata il prima possibile perché da dopo i 3 anni la percentuale di successo della risoluzione del problema si riduce ogni anno che passa senza intervenire fino a che dopo i 7 anni non si recupera più. Il primo passo della terapia consiste nella correzione delle cause dell’ambliopia, e quindi nella correzione dei difetti refrattivi e/o i problemi anatomici. In tale circostanza si applicano dei bendaggi al fine di compensare i difetti visivi dell’occhio.

Prevenzione dell’ambliopia

La tecnica migliore per prevenire i problemi causati dall’ambliopia è una diagnosi precoce del problema, da ottenere tramite visite di screening effettuate nei primi sei mesi di vita, e una serie di controlli periodici durante i primi cinque/sei anni di vita.